Il Decreto Ministeriale 51/2021, che disciplina l’inserimento negli elenchi aggiuntivi alla prima fascia delle GPS, dedica una parte alle domande di messa a disposizione specificando che i docenti abilitati o specializzati, in caso di supplenza da messa a disposizione, avranno la precedenza.
Le messe a diposizione, lo ricordiamo, sono “disciplinate” dalle circolari annuali sulle supplenze che vengono emanate ogni anno, quando l’anno scolastico è iniziato.
MAD PER DOCENTI ABILITATI O IN POSSESSO DI SPECIALIZZAZIONE SU SOSTEGNO
Come si legge nell’articolo 4 del suddetto Decreto Ministeriale, articolo che tratta le disposizioni sulla priorità nell’assegnazione delle supplenze per i docenti abilitati e/o specializzati non inseriti negli elenchi aggiuntivi alla prima fascia, nel comma 7 viene indicato che i docenti abilitati e specializzati non inseriti nelle graduatorie provinciali per le supplenze non inseriti elenchi aggiuntivi e nelle corrispondenti graduatorie di istituto avranno la priorità nel caso di assegnazione della supplenza tramite messa a disposizione.
La disposizione che si legge nel comma 7 dell’articolo 4 riconosce agli abilitati/specializzati la priorità nell’attribuzione delle supplenze, attraverso MAD, per le relative classi di concorso o posti di sostegno/metodo differenziato, rispetto agli aspiranti non in possesso di specializzazione o abilitazione. Testualmente:
I soggetti, non inseriti a qualsivoglia titolo nelle graduatorie di cui all’Ordinanza Ministeriale 10 luglio 2020, n. 60, in possesso di abilitazione ovvero di specializzazione sul sostegno o sui metodi differenziati Montessori, Pizzigoni e Agazzi, hanno la priorità nell’attribuzione di contratti a tempo determinato attraverso la domanda di messa a disposizione per le relative classi di concorso o posti di sostegno o a metodo differenziato, rispetto agli aspiranti non in possesso dei predetti titoli.
Alla luce di quanto citato nel suddetto comma, i docenti specializzati e/o abilitati non inseriti nelle graduatorie provinciali supplenze (GPS) e nelle graduatorie di istituto (GI), qualora presentassero domanda di messa a disposizione, avranno la precedenza rispetto agli aspiranti che sono privi di specializzazione e/o abilitazione.
Anche quest’anno, tra mobilità e pensionamenti, si prevede quindi un’alta affluenza di richieste di invio di messe a disposizione (MAD) per il prossimo anno scolastico.
MA COME FUNZIONA LA MAD E QUANDO VIENE CONSIDERATA?
Le MAD vengono tenute in considerazione dagli istituti scolastici alla fine delle graduatorie ufficiali, ma le chiamate da MAD ogni anno sono sempre più consistenti e sono molti i docenti che lavorano inviando la propria candidatura.
Quando i dirigenti scolastici non trovano aspiranti nelle graduatorie ufficiali attingono da messa a disposizione, il canale più rapido e fornito, che permette ai dirigenti scolastici di trovare il docente supplente che cercano in breve tempo e ai docenti precari di lavorare e maturare punteggio se prestano servizio nella propria classe di concorso.
Ci sono alcune classi di concorso molto ricercate per il semplice fatto che in graduatoria gli aspiranti sono pochi e alla fine di garantire la continuità didattica i dirigenti attingono proprio dalle messe a disposizione (MAD).
LE MAD SONO REGOLAMENTATE?
Le MAD non sono regolamentate e ogni dirigente può decidere in autonomia come comportarsi per la loro gestione, stilando, ad esempio, una graduatoria interna, dando priorità alle messe a disposizione che soddisfano i requisiti delle esigenze della scuola in quel momento.
Molto spesso però, per praticità, i dirigenti scolastici al momento del bisogno, tendono a chiamare sempre le ultime candidature MAD pervenute all’istituto.
Proprio per questo motivo si consiglia di ripetere l’invio delle proprie candidature MAD più volte durante l’anno scolastico per aumentare le possibilità di essere convocati. Questo accorgimento ha dato la possibilità a tanti aspiranti docenti di lavorare nella scuola con la messa a disposizione.
CHI PUÒ INVIARE LA MAD?
Le MAD possono essere spedite da ogni aspirante docente e nelle scuole nelle quali si è disponibili a svolgere una supplenza.
Essendo la MAD un’istanza informale, può essere inviata da tutti gli aspiranti docenti e anche da chi non possiede un titolo pieno, come i Laureandi, oppure da chi possiede una Laurea ma non ha ancora tutti i crediti necessari per l’accesso alla propria classe di concorso.
Gli aspiranti docenti in possesso di un titolo con accesso ad una classe di concorso, anche se non integrata, possono inviare la MAD Classica sull’insegnamento e, inoltre, compilare la MAD Sostegno rendendosi disponibili alle supplenze su sostegno senza possedere il titolo di specializzazione principalmente nelle scuole dell’obbligo.
Infatti, la situazione delle cattedre di sostegno in Italia è molto complicata. Ci sono molti posti sul sostegno ancora vuoti, per il fatto che i docenti specializzati sono pochissimi e al fine di garantire la continuità didattica i dirigenti scolastici assegnano questi incarichi a coloro i quali, anche senza specializzazione, hanno presentato la MAD sul sostegno.